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cinema

Lezione 21

Lezione 21 è un film del 2008 scritto e diretto da Alessandro Baricco. Beh direi solo scritto perché è stato il suo esordio nella regia cinematografica e non era affatto capace di dirigere attori, impostare le scene e scegliere le inquadrature. Penso che alcune volte gli scrittori si dovrebbero limitare a scrivere e basta.

Arrivai a lavorare a questo film, sempre nel ruolo di video assist, grazie all’aiuto operatore conosciuto sul film di Dario Argento che mi volle con lui.

Il film venne girato per la maggior parte in Trentino, nella valle del Primiero, un posto fantastico. Girammo tra i monti innevati e sembrava di stare in vacanza. Anche se si girava alle 3 di notte con -20 gradi, ci si divertiva tanto e non si soffriva la stanchezza ed il freddo.

Il cast era quasi tutto composto da attori internazionali, e li per la prima volta mi sono reso conto della differenza di preparazione del personaggio di un attore inglese da quella di un attore italiano. Ricordo la concentrazione di un bambino di otto anni quando stava sul set, in mezzo alla neve per ore ed ore senza lamentarsi, un attore italiano invece avrebbe fatto sicuramente storie.

Il cast vede nomi come John Hurt (non ho avuto il piacere di lavorarci perché lui fù presente solo nelle riprese fatte a Londra), Noah Taylor (Tomb Raider – La fabbrica di cioccolato – Vanilla Sky), Clive Russell (il 13° Guerriero – Sherlock Holmes – Thor) solo per citarne qualcuno.

Purtroppo il film non è bello, si fa fatica a guardarlo, lento e macchinoso. Un vero peccato perché c’erano tutti gli ingredienti per fare un gran film. Sceneggiatura bella, attori bravi, locations stupende, trucco e costumi fantastici. Ma il “cuoco” non è riuscito ad amalgamare tutto bene.

Rimane il fatto che fu davvero un’esperienza bellissima, ho conosciuto un posto davvero magico, con i suoi usi e costumi, ne ho scoperto i cibi tipici, le grappe buonissime e ricordo un incontro bellissimo successo in un rifugio disperso nel bosco. Incontrai un vecchietto seduto al bancone del bar, e sorseggiando un po’ di grappa insieme mi raccontò la sua vita. Era uno scalatore che aveva passato la sua intera esistenza in giro per il mondo scalando le cime più alte, ed in tarda età si ritirò li in Trentino per amore, una storia davvero stupenda che porto ancora dentro di me.

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